Rencensione: Mass Effect 2

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K4ppa
view post Posted on 2/2/2010, 18:39




Sono passati due anni dall'ultima, esaltante, missione di Shepard. Dopo il successo dell'operazione la squadra che ha aiutato lo “Spettro” si è sciolta ed è stato riassegnato ad altri incarichi. Shepard è rimasto al comando della Normandy, coadiuvato dal talentuoso pilota Joker e da pochi altri fedelissimi. La galassia però è ancora in continua minaccia e sembra che l'oscura presenza dei Razziatori sembra incombere ancora una volta nel destino del genere umano. Le colonie umane più lontane dal controllo dell'Alleanza stanno sparendo una alla volta, attaccate da una specie di cui non si aveva nemmeno la certezza dell'esistenza: I Collettori. Ed è la stessa Normandy e Shepard in prima persona a fare le spese di uno di questi attacchi. Distrutta la nave e con Shepard morto, le porte per la distruzione dell'umanità sembrano essere spalancate una volta per tutte. Cerberus, società finanziata da contributi privati, riporta in vita Shepard tramite innesti biomeccanici, ricostruisce la Normandy, recupera i pochi superstiti rimasti in vita e riassegna a Shepard il destino del genere umano.

Mass Effect 2 - Screenshot 0
Se avete acquistato la versione collector avrete a disposizione alcuni bonus piuttosto succulenti.

Mass Effect 2 - Screenshot 1
La ruota delle armi. E' sempre utile variare il proprio approccio d'attacco, quando richiesto.

Mass Effect 2 - Screenshot 2
La ruota dei poteri, da cui potete anche costringere i vostri compagni ad utilizzare un determinato talento.



Riorganizzare il team, ritrovare elementi preziosi per la missione e indagare sulle sfaccettature di quanto ci sta succedendo attorno,sono solo alcuni degli elementi che rappresentano l'ossatura di questo episodio “di mezzo” della trilogia Bioware. E' importante mettere l'accento su questo elemento, giacchè quello che ci viene consegnato dai programmatori è un personaggio più maturo rispetto al primo episodio, conscio dei propri mezzi e del proprio ruolo, con capacità di combattimento e di comando già ampiamente sviluppate. Dimenticatevi dello Shepard prima maniera, quello che a momenti non riusciva a tenere l'arma in mano, ora le cose sono molto differenti. Appare chiaro fin da subito, infatti, che Bioware punti moltissimo sulla qualità degli scontri e sulla volontà di tenere il ritmo serratissimo fin dalle prime battute. Il tutorial-itinerante, infatti, rappresenterà una rinfrescata nella memoria dei vecchi giocatori, mentre sarà metabolizzato in pochi minuti dalle nuove leve.

Il comando delle operazioni, infatti, non è cambiato di molto. Mass Effect 2, così come il precedessore, si configura come uno shooter in terza persona dalla ricca e articolata trama, a cui sono state aggiunte quelle sfaccettature ruolistiche che l'hanno portato dritto al successo di critica e pubblico. La classica telecamera immediatamente alle spalle del protagonista, si ripreseterà intatta come un autentico marchio di fabbrica, così come riappariranno i dialoghi intriganti e mai scontati, le scelte morali che andranno ad allineare la natura del nostro personaggio e le scelte “mutliple” che faranno prendere svolte sempre differenti allo scorrere della trama. Un gameplay ben bilanciato, quindi, tra fasi di combattimento armato, conversazioni (spesso violente e colorite) tra i personaggi in gioco ed un'esplorazione mai come ora importante per reperire elementi che completano il quadro generale della trama e permettono al contempo il recupero di materiali e crediti che saranno fondamentali nello sviluppo di armamenti e tecnologie fondamentali per arrivare vincitori allo scontro finale.

Ed è proprio sulla qualità degli scontri che Bioware sembra aver rivolto molte delle sue attenzioni, rendendo i conflitti a fuoco ancora più tattici ed esaltanti rispetto al passato. La cooperazione tra i membri del nostro team (che saranno selezionati ad inizio missione), sarà necessaria (nonché divertente) per il successo finale. Mescolare sul campo di battaglia le caratteristiche peculiari dei nostri compagni sarà la chiave per avere ragione della moltitudine di nemici (di svariate razze, oltretutto) che incontreremo nel corso dell'avventura. Come sempre la selezione delle armi, munizioni e poteri sarà richiamabile tramite i dorsali del pad, mentre tramite il D-Pad potremo impartire ordini di posizionamento ai nostri compagni, così come suggerire loro l'avversario da prendere di mira in contemporanea. Un team play che va anche oltre la semplice collaborazione sul campo.

Mass Effect 2 - Screenshot 3
Le cose si mettono molto male..

Mass Effect 2 - Screenshot 4
La scelta del team, da effettuare ad inizio missione

Mass Effect 2 - Screenshot 5
Il menu delle caratteristiche di Shepard. Decisamente ridotto rispetto al primo epidosio.



Ogni personaggio che compone la nostra squadra ha un suo preciso background, una sotto trama che lo identifica e che viene sviscerata nel corso del gioco. Conti da saldare, vendette trasversali, storie passate da cui prendere le distanze. Ogni nostro commilitone ha fortissime basi che lo delineano caratterialmente con vicende che andranno poi ad incidere sulla personalità e con le prestazioni sul campo. La forza di Mass Effect 2 e del lavoro di Bioware più in generale risiede proprio nel dare una forma e un costrutto narrativo solido, creativo e convincente. Un Codex dettagliatissimo su usi e costumi di tutte le razze e pianeti che incontreremo nel nostro cammino e una costante update delle vicende in gioco sono solo uno degli espedienti utilizzati dagli sceneggiatori. A tutto questo si aggiungono anche gli audio-diari che troveremo nelle fasi esplorativi, i terminali violati che ci daranno accesso a documentazioni riservate e addirittura messaggi sul nostro terminale privato che ci metteranno al corrente dell'evolversi delle sotto trame generate dalle nostre decisioni. Un “tappeto” narrativo solidissimo a formare un sottobosco di storie che si intrecciano continuamente e che funzionano egregiamente nel riuscire a far sentire realmente partecipe il giocatore.

Una consapevolezza che si consolida proprio nelle fasi narrate, quando portare il dialogo da una parte o dall'altra della personalità di Shepard (Eroi o Rinnegato è solo una vostra scelta morale), sarà il viatico obbligatorio per lo sviluppo delle vicende. Una piacevole, quanto funzionale, novità introdotta da Bioware risiede nella scelta “rapida” di porre fine ad un dialogo, operando al momento opportuno così come suggerito dal sistema. Basterà premere il trigger destro o sinistro quando richiesto per terminare una discussione in modo perentorio secondo i modi sbrigativi del Rinnegato, o trovare la mediazione più efficace come il più efficace Eroe galattico sulla piazza. A voi la scelta, tenendo ben presente che pendere da una parte o dall'altra della vostra personalità andrà poi a sbloccare tutta una serie di features che vi saranno rivelate nel corso dell'avventura. Scelte che si ripercuoteranno nell'aspetto estetico di Shepard. Agire e pensare positivamente avrà un effetto benefico sulla guarigione delle cicatrici. Al contrario, un atteggiamento aggressivo non gioverà di sicuro al nostro fascino.

Il lavoro di Shepard non si limiterà solo a fasi esplorative e di combattimento, ovviamente. Saremo quindi chiamati a prenderci cura in prima persona di tutto quello che ruota attorno alle attività dei nostri uomini e della nostra nave. Sviluppare progetti speciali, upgrade di armi e corazze e migliorie al sistema di combattimento della nostra nave saranno attività indispensabili alla nostra leadership, ma andranno ovviamente ad incidere a livello di materiali e crediti. Il che ci obbligherà a forzare le casseforti sparse negli ambienti (tramite simpatici sottogiochi) e ad esplorare la miriade di pianeti sconosciuti che compongono la galassia di Mass Effect. Al contrario di quanto visto nel primo episodio, l'esplorazione non comporta la necessaria presenza del nostro equipaggio sulla superficie del pianeta stesso (aspetto piuttosto criticato del primo episodio), ma potrà essere comodamente eseguito dalla plancia di comando della Normandy.


Mass Effect 2 - Screenshot 9
Lo scienziato di bordo è utilissimo per gli update dei potenziamenti.

Mass Effect 2 - Screenshot 10
Shepard ha guadagnato un'assistente pronta a rammentargli i suoi doveri.

Mass Effect 2 - Screenshot 11
La galassia sarà navigabile in lungo e in largo grazie a questo pratico schema.



Tramite semplici comandi potremo scansionare la superficie dell'astro, rilevarne i materiali presenti e successivamente lanciare una sonda per raccogliere i metalli di nostro interesse. Non mancheranno le sorprese anche in queste operazioni, dal momento che a volte le scansioni sul pianeta riveleranno anomalie particolari che richiederanno lo sbarco e un'approfondita indagine da parte del nostro team. Quello messo a disposizione da Cerberus (che per tutto il corso del gioco ricoprirà un ruolo piuttosto sotterraneo e ambiguo) è come al solito un gruppo multi-razza e pesantemente sfaccettato, dove etnie e culture differenti saranno convogliate verso un unico flusso gestito da Shepard. Le caratteristiche dei nostri operativi saranno come sempre upgradabili tramite i punti squadra ottenibili con il lavoro sul campo. Meglio ci comporteremo nel corso delle nostre missioni, più punti potremo ottenere per migliorare i caratteri predominanti dei nostri colleghi. Le migliorie ottenibili sono di solito da ricercare nell'abilità nell'utilizzo delle armi (che potremo assegnare loro ad inizio missione) e lo sviluppo dei poteri biotici, che spesso riescono a coprire un ruolo anche più importante e decisivo degli stessi armamenti.

Rispetto al primo episodio, però, la gestione degli aspetti più ruolistici del nostro team è stata notevolmente snellita in favore di un approccio più pratico e diretto, anche se a tratti potrebbe apparire addirittura “sbrigativa”. Le caratteristiche upgradibili sono state notevolmente sfoltite favorendo solo quei “talenti” veramente utili al nostro lavoro, andando forse ad impoverire le possibilità di scelta da parte del giocatore e facendo sicuramente storcere il naso a tutti coloro siano alla ricerca nel lavoro di Bioware di maggiori elementi nel gioco di ruolo. E' da precisare però come alcuni elementi siano stati maggiormente “integrati” nei comportamenti di Shepard e siano stati quindi tolti dal pannello dei talenti sotto il controllo del giocatore, ma saranno comunque controllabili indirettamente. Il fascino del nostro personaggio, la sua capacità di intimidire o la sua salute fisica saranno raffinate nel corso del gioco a seconda dei nostri atteggiamenti e del nostro modus operandi e non tramite il dispendio dei preziosi punti abilità. Uno sfoltimento delle operazioni che fa il paio anche con la volontà di far perdere meno tempo possibile anche sulla scelta delle armi.

Mass Effect 2 - Screenshot 12
Ecco una fase delle ricerche. Abbiamo appena inviato una sonda per recuperare un ingente carico di Palladio.

Mass Effect 2 - Screenshot 13
Anche la corazza di Shepard può subire pesanti modifiche.

Mass Effect 2 - Screenshot 14
Ecco come tenere sotto controllo tutte le missioni da svolgere all'interno della galassia, giusto per non perdere mai la strada.



Se nel primo episodio si potevano scegliere le migliori armi della galassia messe a disposizione dai numerosi “vendor”, in Mass Effect 2 saremo chiamati ad una scelta decisamente limitata, privata anche della possibilità di scelta e inserimento di parti “bonus” che ne aumentavano la potenza di fuoco e la precisione. Anche in questo caso, però, l'esperienza sul campo ricopre questa forse eccessiva semplificazione da parte di Bioware, rivelandosi comunque una decisione che non incide drammaticamente sull'esperienza di gioco dal momento che sul campo di gioco le caratteristiche di armi e poteri sopperisce una fase di pianificazione tra decine di armi e update che forse in fin dei conti andavano poco ad incidere sul nostro operato.

Quello su cui invece trova sicuramente tutti d'accordo è sull'impatto tecnologico del titolo, che riesce a spazzare via tutte le incertezze e l'immaturità tecnica della sua prima uscita. Dimenticatevi del motore grafico zoppicante, del frame rate ballerino anche in situazioni non particolarmente complesse. Quello mostrato da Mass Effect 2 è un motore grafico tirato a lucido, capace di proporre scene densamente popolate in termini poligonali e densa di effetti da vera nextgen. Il tutto supportato da un frame rate granitico che non ha conosciuto incertezze ma che, al contrario, ci ha stupito per l'elevata qualità delle texture e soprattutto (punto dolente della prima produzione), per la varietà degli ambienti proposti. Una delle maggiori critiche riconosciute infatti a Mass Effect risiedeva proprio nella sua incapacità di fornire al giocatore ambientazioni che si discostassero troppo da un certo clichè preconfezionato. In Mass Effect 2, invece, tutti i pianeti visitati saranno caratterizzati in modo differente in base alle condizioni ambientali (che andranno anche ad incidere sulla salute dei nostri giocatori) e si presenteranno sempre in forma differente agli occhi del giocatore. Decisamente buono anche il lavoro svolto dal team di doppiaggio italiano. Certo, nel caso della localizzazione italiana non ci troveremo di fronte i mostri sacri che hanno contribuito al doppiaggio americano (Martin Sheen, Carrie Ann Moss, Tricia Helfer e Michael Hogan sono solo alcune delle star Hollywoodiane coinvolte), ma i doppiatori sono comunque riusciti a dare il giusto carisma e la giusta anima a tutte le situazioni in cui sono stati chiamati ad operare. A questo si aggiunge la colonna sonora che si mantiene sugli stessi standard del primo episodio. Adatta allo scopo, ma forse priva di quel mordente che gli possa permettere di vivere di vita propria.


CITAZIONE
Capolavoro. Senza troppi “se” o “ma”. Anche se lo snellimento di alcune procedure “ruolistiche” potrebbe far storcere il naso a qualcuno, il lavoro Bioware riesce ad essere talmente vasto e profondo da convincere sull'effettiva bontà delle scelte operate dal team di sviluppo. Una trama articolata, un intreccio narrativo e psicologico senza pari e la trasposizione “futuristica” di tematiche strettamente legate ai giorni nostri, sono solo una parte del ricco piatto servito da Muzyka e soci. Un approccio shooter migliorato nelle sue parti più tattiche e più in generale la capacità del team di far sentire il giocatore realmente partecipe e arbitro delle vicende che gli ruotano attorno sono ancora una volta ingredienti di un successo questo volta supportato da un comparto tecnico all'altezza e capace di guardare negli occhi i migliori esponenti del genere. Non giocarlo potrebbe essere un neo nella vostra carriera di videogiocatori.

 
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